L’amore e il rispetto per gli animali non possono essere contrapposti alle esigenze di salute e di tutela delle disabilità.

Da qualche settimana stiamo assistendo ad un crescente furore nelle comunicazioni sul negato accesso di una persona non vedente (accompagnata dal proprio cane guida) presso una struttura alberghiera di Rimini.

 

La cattiva informazione, spesso parziale e non corretta, letta e ascoltata sui mezzi di comunicazione – anche i più autorevoli – ne ha fatto un caso nazionale presentando però una visione parziale, sicuramente frutto di mancanza di informazioni.

Riteniamo inaccettabile che non si sia data la possibilità di approfondire il tema senza preconcetti, e dando diritto di replica, perdendo così un’occasione per fare buona informazione.

ANGEA ONLUS  è solidale verso tutte le persone che soffrono a causa di una disabilità, e collabora in rete con le principali associazioni di pazienti per migliorare la qualità della vita di queste persone.

Molti sono gli aspetti forse poco conosciuti che permetterebbero dei toni e un livello di discussione civile, per esempio che:

  • le crisi asmatiche possono essere gravissime – ancora oggi si registrano centinaia di morti l’anno
  • le persone asmatiche o allergiche spesso pagano le loro terapie
  • nessuno è contento di assumere o aumentare la dose di farmaci quando si potrebbe evitare di entrare in contatto con l’allergene
  • nonostante i divieti (tanto per parlare di leggi), ormai è consuetudine che gli animali abbiano libero accesso ovunque
  • ci sono persone (anche stranieri) con malattie allergiche/respiratorie che:
    • spesso non sanno dove soggiornare per vacanza o lavoro, perché non esistono in larga scala strutture che garantiscano un’adeguata prevenzione ambientale
    • non possono più viaggiare in treno perché l’accesso agli animali è oggi esteso a tutte le carrozze, per non parlare di autobus e aereo
    • non possono accedere agli uffici pubblici come alla posta, INPS etc…
    • non possono andare al ristorante, nei bar o al supermercato, dove c’è il divieto di tenere i bambini nel carrello mentre è tollerato che ci stia il cane di compagnia

Potremmo continuare con moltissime altre testimonianze, ma quello che riteniamo importante è sottolineare che non stiamo mettendo in discussione l’amore e il rispetto verso gli animali, né dei sacrosanti diritti alla mobilità di una persona non vedente, stiamo tendando di portare a conoscenza e parlare della salute di persone con malattie – le malattie allergiche/respiratorie – chiedendo anche per loro la possibilità di avere accesso alle strutture alberghiere, se non a tutte, almeno a quelle che con sensibilità si sono poste il problema di offrire servizi anche a queste persone. Così come chiediamo che venga garantito l’accesso a tutte quelle strutture che per un essere umano è indispensabile frequentare: scuola, lavoro, negozi, poste, ospedale…

Ma parlare di questi diritti sembra essere diventato ormai un tabù, da quando l’ex Ministro Brambilla emanò qualche anno fa un’ordinanza dove si dava libero accesso agli animali in tutti i luoghi pubblici, ignorando che ci sono degli esseri umani che avrebbero perso così i loro diritti.

La disabilità non è un privilegio o una scelta, probabilmente 42 anni fa quando fu approvata la legge per tutelare le persone ipovedenti e permettere loro il diritto alla mobilità accompagnati dai loro cani guida, le malattie allergiche e respiratorie erano ancora poco note e per molti anni non si è fatto nulla per prevenirle o contrastare i loro effetti, tanto da trovarci oggi di fronte a numeri drammatici che richiederebbero una maggiore attenzione alla prevenzione, flessibilità (da parte di tutti) e di una maggiore consapevolezza.

Nell’affermare i diritti di una persona ipovedente si dovrebbe oggi ragionevolmente accettare che una struttura sia organizzata per accogliere persone con altre disabilità.

Cosa apprezzabile specie nei luoghi dove è possibile un’offerta diversificata e quindi una scelta ampia da parte dell’utente. Importante sarà definire in TUTTI I LUOGHI PUBBLICI spazi con indicazioni di accesso chiare dove, di conseguenza, ognuno avrà gli strumenti utili alla gestione della propria malattia.

Riteniamo quindi che qualsiasi tipo di disabilità debba poter essere affrontata con misure che permettano di agire sulla prevenzione, accoglienza e tutela delle persone, dando loro la possibilità di poter vivere la propria vita, qualsiasi tipo di disabilità soffrano.

Ribadiamo fermamente che i diritti delle persone ipovedenti debbano essere difesi e migliorati, al pari di altre malattie e che, dove viene a mancare il buon senso e il dialogo civile,

è necessaria una legge che tuteli anche la disabilità causata da allergia

malattia “invisibile” ma che crea una vera e propria barriera al pari di qualsiasi altra barriera architettonica visibile.

ANGEA ONLUS

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